Chi sono
Mi chiamo Alexander e il mio amore per il cinema è nato quasi per caso, in una piccola aula di scuola media, durante un laboratorio chiamato Cinema e Musica. Avevo 12 anni quando vidi Aleksandr Nevskij di Sergej Ėjzenštejn e ne rimasi folgorato. In quel momento capii che le immagini non erano solo immagini, ma emozioni, storie, frammenti di vita capaci di lasciare un segno.
Da allora, il mio sguardo sul mondo è cambiato. Ho iniziato a vedere la luce in un altro modo, a cercare nei volti delle persone qualcosa di più profondo, a domandarmi come raccontare non solo ciò che si vede, ma soprattutto ciò che si sente.
Per me, girare un video non è semplicemente premere "rec". È un processo interiore. Osservo, ascolto, elaboro le emozioni che mi trasmette una storia e inizio a prefigurarmi come possa prendere vita in immagini. Il mio stile è cinematografico, intimo e autentico, perché credo che la realtà, se raccontata con la giusta luce e i giusti colori, possa diventare ancora più potente di qualsiasi finzione.
Amo il calcio e sogno di realizzare una serie di documentari sportivi, perché lo sport, come il cinema, è una questione di resilienza e forza di volontà. È la stessa determinazione che metto nel mio lavoro: voglio che le persone, guardando i miei video, si sentano ispirate, motivate ad agire, a fare, a lasciare il segno.
Ogni storia ha un’anima. Io la trasformo in immagini che parlano.